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Come comunicare la separazione ai figlidifficile decidere di separarsi e comunicare con i figli

“Ogni coppia ha una sua storia, e in quanto tale ha figli che sono diversi dai figli di tutti gli altri; per tale motivo i coniugi  nel periodo che precede e segue una separazione devono trovare il proprio percorso ed equilibrio, coerentemente con le caratteristiche di vita e di comportamento che hanno avuto fino ad allora.. trovare le giuste parole e il proprio modo di trasmettere amore ”.
 

La fine di una convivenza o di un matrimonio è un evento estremamente doloroso e complesso, in quanto rappresenta la fine di un progetto di vita condiviso e un sogno infranto di speranze future. È molto difficile decidere di separarsi: sebbene, come spesso accade, tale momento sia frequentemente preceduto da liti e rabbia, i coniugi non sono mai realmente preparati e attrezzati alla fine di un rapporto.  Come una ferita profonda, la separazione rappresenta un momento di lutto e come tale necessita di un’adeguata elaborazione e accettazione del proprio stato emotivo. In aggiunta, a tale difficoltà, un ulteriore aspetto doloroso è caratterizzato dalla comunicazione di tale decisione ai figli. Comunicare ai figli la separazione è un momento molto delicato ed importante, in quanto segna un cambiamento nel sistema familiare, spesso vissuto con un senso d’impotenza e rabbia da parte di tutti i componenti.

Nonostante sia molto difficile decidere di separarsi, le conseguenze a lungo termine del divorzio nei bambini non sono necessariamente dannose. Ciò che determina tale vissuto è il modo in cui i genitori gestiscono tale separazione e spiegano i cambiamenti ai loro figli; fattori decisivi sono infatti il conflitto prolungato fra i genitori, e il livello di tensione sperimentato dai bambini all’interno del proprio nucleo familiare. Le reazioni emotive dei figli possono essere le più differenti in base all’età e alle singole peculiarità; si può passare dalla rabbia verso il genitore ritenuto  responsabile della rottura, al pianto, al senso di colpa, fino all’isolamento.

Per evitare lo stato di incertezza, confusione ed ambiguità è necessario comunicare con chiarezza ciò che sta accadendo, attraverso un linguaggio che si adatti e sia adeguato alla fascia d’età nella quale si trovano i propri figli.  E’ fondamentale che i genitori, prima di dare la comunicazione, si siano accordati su cosa dire, scegliendo un ambiente familiare e accogliente. Nel momento in cui si comunica la separazione è necessario ascoltare attentamente il vissuto dei propri ragazzi rassicurandoli che la loro condizione non cambierà, che i genitori, sebbene in modo diverso, saranno sempre lì accanto a loro per proteggerli e supportarli. Si parla soprattutto di disponibilità affettiva, di amore e non soltanto di assistenza e sollecitudine materiale.

difficile decidere di separarsiE’ necessario chiarire esplicitamente che la decisione di separarsi è legata ad incomprensioni nate tra adulti e non assolutamente colpa di qualcosa che il bambino/ragazzo crede di aver fatto.  E’ estremamente importante spiegare quest’aspetto in quanto si possono creare in bambini e adolescenti sensi di colpa, spesso accompagnati da comportamenti auto ed etero aggressivi. E’ opportuno, ai fini di una comunicazione efficace, adeguare le modalità di comunicazione all’età dei figli. Con i bambini più piccoliè in genere consigliabile non concentrarsi sui motivi della separazione, bensì sui cambiamenti che si succederanno, in modo tale da renderli prevedibili e accettabili. Mentre con i più grandi è importante che i genitori condividano le proprie emozioni, così facendo autorizzeranno i figli ad esprimere più liberamente le loro.

E’ raccomandabile, infine, comunicare che i genitori sono lì per aiutarli a vivere al meglio questo passaggio e che quindi potranno rivolgersi a loro per ogni necessità, dubbio e desiderio. Chiarire quest’aspetto li fa sentire riconosciuti e accuditi.  Una volta comunicata ai propri figli la scelta, sempre rispettando il modo con cui ciascun bambino si riadatta nella nuova situazione creatasi, è utile tentare di ampliare la rete delle relazioni (e degli aiuti). Si può provare a proporre (non imporre) ai bambini nuove attività di tempo libero, cercare di mettere in atto turni di accompagnamento con altri genitori, favorire attività sportive in cui siano coinvolti adulti significativi.

Una rete più ampia di figure adulte permette di attutire il confronto mamma/papà e, in molti casi, di tollerare meglio la comparsa, a fianco dei due genitori, di nuovi personaggi con cui i bambini dovranno imparare ad entrare in relazione. E’ importante ricordare che le reazioni dei figli alla separazione e al divorzio sono influenzate dal livello di conflitto sperimentato prima e dopo la separazione, dalla misura in cui i genitori riescono a cooperare tra loro e dal supporto che i figli ricevono nel mantenere le loro relazioni con entrambi i genitori.

Luciana Rotundo

Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

Mediatrice Familiare

 

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