Centro Mindfulness Firenze
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Disturbo narcisistico di personalità

…Narciso si specchia nell’acqua… è innamorato del suo bel viso…la ninfa Eco risponde ai richiami del giovane, della cui bellezza è innamorata. I richiami di Eco ingannano Narciso, così come lo inganna la sua immagine riflessa, in cui vede solo la parte perfetta, splendida di sé…..altre parti gli restano nascoste… ne sono escluse…

 Da “Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé” di  Alice Miller

 

Gli individui con disturbo narcisistico di personalità sono descritti come persone con un senso grandioso di sé, un profondo bisogno di ammirazione da parte degli altri e una scarsa capacità di comprendere i bisogni ed i sentimenti dell’altro.

il disturbo narcisistico di personalità e il suo trattamentoIl nucleo del disturbo narcisistico di personalità risiederebbe  in una carenza o difetto nella regolazione dell’autostima, che necessita di continue conferme esterne per essere mantenuta. Non si tratta della naturale suscettibilità all’approvazione ed al giudizio altrui, ma di una preoccupazione sproporzionata e costante di come queste persone pensano di apparire agli altri.

Gli individui con disturbo narcisistico  di personalità sviluppano, in maniera che possiamo definire difensiva rispetto ad un senso di sè impotente ed inferiore, un ideale del sè “grandioso”, che necessita di continue conferme, sul piano sociale, relazionale ed immaginario, per essere mantenuto tale.

Questi soggetti tendono a sovrastimare i propri talenti e le proprie capacità e dunque a  pretendere di ricevere trattamenti speciali, in virtù delle proprie doti uniche e degne di ammirazione. Possono manifestare o provare rabbia, vergogna ed umiliazione se non ricevono dagli altri la risposta che si aspettano.

Anche l’invidia è un sentimento che caratterizza spesso l’esperienza delle persone narcisiste: se sono interiormente convinto di avere qualche mancanza, sarò invidioso di coloro che appaiono soddisfatti e che hanno quelle risorse che potrebbero soddisfare le mie mancanze. L’invidia può essere alla base anche dell’atteggiamento giudicante verso se stesse e verso gli altri: se mi sento carente e percepisco che a te non manca nulla, cercherò di distruggere quello che hai, disprezzandolo e criticandolo.

Tutto è finalizzato a regolare la propria autostima ed a confermare un senso di sè grandioso. Per confermare la propria unicità gli individui narcisisti possono frequentare persone che ritengono “all’altezza” del loro valore e che in qualche modo possano “aumentare” e “rispecchiare” la loro autostima.

Le relazioni affettive assumono dunque un carattere “predatorio” e manipolatorio, finalizzato a soddisfare un drammatico bisogno di conferma ed ammirazione e non un reale ed autentico sentimento di affetto verso l’altro: il narcisista invia agli amici ed ai familiari un messaggio ambiguo, ossia che il suo bisogno degli altri è profondo, ma il suo amore per loro è superficiale.

Per questo motivo le relazioni affettive e sentimentali di queste persone risultano gravemente compromesse.

Origine del disturbo narcisistico di personalità

Molte sono le variabili che entrano in gioco nello sviluppo di un disturbo di personalità; alcuni studi hanno però evidenziato una componente genetica ed ereditaria di questo disturbo, relativa agli aspetti tipicamente narcisisti di ricerca di attenzione e bisogno di ammirazione.

E’ possibile inoltre che un bambino possa avere una particolare predisposizione temperamentale, che lo porta ad essere più sensibile e suscettibile nei confronti di un ambiente familiare giudicante, svalutante e poco disponibile affettivamente. E’ certo infatti che non tutti i figli di genitori che soffrono di disturbo narcisistico di personalità diventino a loro volta narcisisti, né che tutti gli individui con questo disturbo di personalità abbiano avuto genitori con disturbo narcisistico.
Tuttavia nello sviluppo del disturbo narcisistico di personalità, risulta essere fondamentale l’ambiente familiare.

E’ possibile che i pazienti narcisisti abbiano avuto un’importanza centrale per i propri  genitori, non per quello che erano veramente ma per la funzione che svolgevano, in quanto “estensioni narcisistiche”. Ciò significa che il bambino viene riconosciuto, accettato ed apprezzato solo se soddisfa le aspettative narcisistiche, “grandiose” e spesso non realistiche del proprio genitore. Questa particolare situazione, ed un ‘atmosfera familiare di continua valutazione, possono favorire lo sviluppo di quello che Winnicott ha chiamato “falso sè”.

Queste persone sembrano aver sviluppato una rappresentazione di sé come bisognoso di cure ed una rappresentazione delle altre persone come non disponibili a fornirle.

Tale condizione genera nel soggetto la tendenza ad organizzare la propria esistenza facendo a meno dell’amore degli altri e non richiedendo il loro sostegno, non riconoscendo e non esprimendo i propri bisogni ed assumendo atteggiamenti di distacco e di superiorità.

Trattamento

Il lavoro terapeutico consiste in un’approfondita analisi delle emozioni che emergono in terapia e che accompagnano il vissuto del paziente, nell’identificazione e correzione delle convinzioni errate di queste persone (per esempio, se non ho un trattamento speciale e non sono al centro dell’attenzione significa che non valgo nulla), e in un intervento sulle difese che caratterizzano questo tipo di disturbo, in particolare l’idealizzazione e la svalutazione.

La finalità del lavoro terapeutico è quella di aiutare la persona che soffre di disturbo narcisistico di personalità ad accettare se stessa senza svalutazione di sé, nè disprezzo per gli altri ed a sviluppare o recuperare la parte di sé più autentica.

 

Dott.ssa Caterina Stefanini

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