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L’importanza della curiosità

La curiosità può vincere la paura ancora più di quanto possa fare il coraggio”  (J. Stephens)

La curiosità è un atteggiamento di carattere esplorativo e di apertura, privo di pregiudizio. Permette di accrescere la conoscenza non solo del mondo e del rapporto con gli altri, ma anche di sé. Infatti, dà modo di provare sensazioni che aiutano a orientare i propri scopi.  Forse un esempio ci può aiutare meglio a capire. Ho voglia di assaggiare la cucina libanese, che non conosco, dunque vado in un ristorante specializzato oppure mi cimento con un ricettario. In ogni caso, mentre mi apro a nuovi sapori, ascolto e registro le sensazioni. che mi danno e le utilizzo come bussola per capire come comportarmi in futuro, quali scopi perseguire: mangiare di nuovo libanese oppure no, replicare con lo stesso ristorante/ ricettario o cambiare, quali sapori prediligere e quali evitare. Certo, l’esplorazione e l’esercizio dell’atteggiamento curioso – sia verso se stessi sia verso il mondo – richiedono di abbandonare la propria zona di comfort, cioè di allontanarsi da ciò che si conosce e rassicura per entrare in un mondo ignoto, dove è normale sentirsi sperduti e commettere errori. Ecco perché alcune persone temono la curiosità e preferiscono astenersi dal praticarla. Si ok ma possiamo tenere viva un atteggiamento così importante? beh è consigliabile in qualsiasi fase della vita, a partire dall’infanzia: non pensiamo che i bambini non abbiano bisogno di stimoli perché in loro è innata. Può essere di aiuto proporgli materiali da manipolare, letture, occasioni di esperienze e di incontri cercando di essere curiosi anche rispetto alle sensazioni che hanno vissuto. Questo ci suggerisce quanto, in età adulta, la curiosità è altrettanto importante rivelandosi spesso un antidoto alla noia e alla routine, fondamentale per mantenersi attivi e aperti. Di fatto, man mano che passano gli anni, definirsi “curiosi” potrebbe sembrare essere sempre più difficile, perché ormai abbiamo visto e sperimentato molto. In questo caso il consiglio è di prendere spunto proprio dai bambini, che affrontano la vita senza pregiudizi e si lasciano facilmente sorprendere e stupire. Non diamo nulla per scontato, oltrepassiamo la superficie delle cose e di noi stessi, troviamo il coraggio di fare domande a chi ne sa di più, misuriamoci con esperienze inedite: in una parola, cerchiamo di abbandonare la zona di comfort per aprirci a quello che le nuove esperienze ci offrono. Con molta probabilità tutto ciò ci darà così tante soddisfazioni che non vorremo più smettere. Un piccolo esercizio potrebbe essere quello di chiederci cosa concretamente faremmo della nostra vita se non avessimo quella determinata ansia, ecco dietro quella paura c’è probabilmente uno scopo importante, un valore. Non sto parlando di progetti esistenziali ma impegni quotidiani da poter mettere in atto da giorno dopo, ed iniziare cercando di essere aperti verso quelle sensazioni sperimentate.

Inutile dire che in psicoterapia la curiosità è fondamentale. La psicoterapia è, infatti, essenzialmente un viaggio che facciamo insieme alla persona all’interno del suo mondo ed è un viaggio che facciamo in due, questo per dire quanto la curiosità non debba appartenere solo al terapeuta ma debba diventare, magari nel tempo, lo strumento grazie al quale avanziamo nel viaggio.

 

Dr Luca Calzolari

 

 

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